COMITIA
Assemblee del popolo romano convocato dai magistrati competenti per deliberare su una proposta di legge o per eleggere magistrati. La convocazione era nel luogo stabilito (comitium), in un giorno adatto (comitialis), dopo che erano stati presi gli auspici. Alle tre principali divisioni del popolo in curiae, centuriae e tribus corrispondevano i comitia curiata, centuriata e tributa. I più antichi erano i comitia curiata, attribuiti dalla tradizione a Romolo; avevano un carattere essenzialmente aristocratico e religioso, essendo formati dalle genti appartenenti alle originarie tribù di Tities, Ramnes e Luceres. Unici comitia rimasti fino a Servio Tullio, in seguito furono progressivamente limitati nelle loro competenze: al tempo di Cicerone le trenta curie erano rappresentate nei comitia solo da trenta littori. Un tipo di comitia curiata erano i comitia calata, convocati dai pontefici per questioni religiose, adozioni e testamenti. I comitia centuriata, attribuiti a Servio Tullio, avevano una base timocratica (census). All'età regia doveva risalire una suddivisione più semplice: classis politica e infra classem (chi non poteva permettersi un'armatura completa). Poi si sviluppò, con limiti di censo mutati nel tempo, la suddivisione in centonovantatré centurie (ottanta della prima classe, venti nelle classi successive fino alla quarta, trenta nella quinta, a cui si aggiungevano diciotto centurie di cavalieri e cinque di genieri). Si svolgevano extra pomerium, nel Campo Marzio, poiché rappresentavano l'assemblea del popolo in armi. I comitia centuriata deliberavano su leggi, elezioni di magistrati cum imperio e censori, dichiarazioni di guerra e pace, pena di morte per delitti politici. Dalla notifica di riunione trascorreva un intervallo di ventiquattro giorni (trinundinum), durante i quali si tenevano discussioni preliminari (contiones). Le assemblee della plebe (concilia plebis) con la lex Hortensia (287 a.C.) ottennero validità di legge ai plebiscita: divennero quindi comitia plebis tributa. Si votava in base alle trentacinque tribù territoriali per l'elezione di tribuni della plebe ed edili plebei e per processi non capitali. Sul modello di questi erano i comitia populi tributa, che differivano per essere convocati da consoli o pretori e per l'ammissione dei patrizi. Eleggevano questori, edili curuli, tribuni militum a populo e deliberavano su leggi e processi minori. I comitia decaddero con l'ingrandimento territoriale, che rese difficile raggiungere Roma per i cittadini di zone lontane.

R. Scuderi

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